FATTI E VICENDE DEL PAESE DI TRES

Tres e Vervò: storie parallele

Dopo aver presentato ordinatamente su questo sito web i documenti che riguardano la storia di Vervò, provo a mettere in fila quelli che riguardano la storia di Tres. Uno si chiederà perché trascuro di parlare di Priò che è frazione di Vervò dal 1950 e che, assieme a Tres, Vervò e Vion aveva subito la fusione in un solo comune per decisione del regime fascista nel 1928. Negli anni trascorsi avevo studiato i documenti dell’archivio parrocchiale e comunale di Tres e così ora posso riportare anche questi ultimi. Per il periodo 1928 e 1950 ci saranno anche riferimenti a fatti delle frazioni di Vion e di Priò.

Lo sviluppo della storia delle persone che hanno vissuto nei territori di Vervò e Tres, da quanto risulta da varie pubblicazioni che ho letto nel tempo, ha avuto un’origine e un andamento similare, anche se a Vervò i reperti per ricostruire la storia antecedente al secolo XIII sono più numerosi.

In entrambi i paesi si parla di vestigia e reperti che risalgono alla preistoria. Una tribù di pastori retoetruschi occupava l’acropoli naturale di Tres al dosso di Mion come a Vervò al dosso di San Martino. Più tardi, verso il 1000, si sovrappone integrandosi una colonia celtica. Nel periodo della camapagna retovindelica (15 d.C.) l’ambiente fu prescelto dai Romani a scopo militare per il suo carattere strategico, e il fortilizio, sorto in Mión, sorvegliava la via militare, ausiliare della Claudia Augusta proveniente dal passo Predaia. Si tramanda che sussiste il tracciato della via romana passante per la località di Fiogn. Anche Vervò era presente il fortilizio con guarnigione romana per il controllo di tale accesso. Don Paolo Zadra [1] supponeva che la strada romana scendesse, poi, verso Sud attraverso Malgol e riteneva l’esistenza di un posto di ristoro o taverna ai piedi dei “Zirodi”.

Sempre secondo monsignor Paolo Zadra la presenza nel periodo barbarico dei Longobardi è testimoniato da ruderi ormai scomparsi di un loro castello o fortilizio in località “Lama”. Si tramanda che le pietre e parti nobili di questo edificio siano servite per la costruzione di Castel Bragher nel corso XIII secolo. [2]

Si presume che sull’acropoli naturale del Doss di Tres all’epoca dei Carolingi (802 d.C.) sia sorto il primitivo sacello dedicato alla vergine romana sant’Agnese.

Tuttavia le prime notizie dell’originario luogo di culto risalgono al 1307, anche se un primo documento datato 1214 parla di “decima Tresi” facendo riferimento alla presenza di un luogo sacro cui erano destinate le decime.

Da questo momento in poi mi è possibile ricostruire le tappe fondamentali dello sviluppo delle nostre popolazioni basandomi sui documenti degli archivi locali o presenti in rete. [3]


[1] Monsignor Paolo Zadra nacque a Tres il 9 febbraio 1888. Egli fu ordinato sacerdote il 6 luglio 1913. Morì a Trento il 6 luglio 1968 e fu sepolto nel cimitero di Tres.
[2] Queste e le precedenti notizie sono un mio ricordo di ricerche fatto con gli alunni di Tres negli anni sessanta quando avevamo studiato un resoconto di monsignor Paolo Zadra.
[3] Sarebbe interessante approfondire le ricerche nei vari archivi a Trento o altrove. Interessante dovrebbe essere pure la documentazione presenti nelle canoniche di Torra e di Taio come sedi delle due Pievi.

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