Regole e privilegi

Norme per la montagna nelle carte di regola di Vervò

Regola del 1532

38 capitoli della Regola del 1757

La banca del pane

1517 - Istituzione del regolano maggiore

Fra i documenti della Comunità di Vervò che rivestono un particolare rilevanza ci sono le sue Carte di Regola. La prima di esse presente nell'archivio comunale in carta pergamena è del 26 maggio 1532. Dalla lettura dei numerosi e importanti documenti precedenti questa data, si può ragionevolmente supporre che ne sia esisitita una più antica. Sicuramente la Magnifica Comunità o Università di Vervò si reggeva anche prima di questa data su norme codificate che stabilivano il susseguirsi delle cariche pubbliche, le modalità di usufruire dei beni comuni, i rapporti fra abitanti e vicini, il controllo dei confini, l'elezione dei procuratori (sindaci) che trattavano le cause e le relazioni con le comunità vicine e con le autorità religiose e feudali. I vari articoli di regola ripecchiano regolano le attività tipiche e le disciplinano: incarichi, uso delle strade, delle acque, del pascolo, uso della montagna, diritto di vicinato: sono previsti i pastori e le guardie della campagna e della montagna, le multe e le possibilità di ricorsi. Nel 1664 vengono approvati dei capitoli addizionali e quindi sono documentate due riscritture nel 1749 e nel 1757. Con mia notevole sorpresa è documentato la presenza di un esercizio pubblico per la vendita di pane a vicini e forestieri "La banca o fontico del pan". Il privilegio per la gestione della rivendita sta in una pergamena del 1654 con l'autorizzazione del principe vescovo Carlo Emanuele

Stemma Gottardi


Una ridente vallecola (Anzan)

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