20 Marzo 2004: No alla guerra in Iraq e altrove
Arrivati alla
stazione metro verso le dieci del mattino di Ponte Mammolo ci siamo
trasferiti in Piazza di Spagna.
Sembrava che non ci fossero tanti arrivi di manifestanti, ma qui si era
riempita la piazza di visitatori di Roma con zainetti, bandiere, vessilli. |
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Dopo aver salito la scalinata e visitata la chiesa ci siamo portati alla
fontana di Trevi
La fontana è imponente e .. piena di soldi. Altri visitatori
della capitale che hanno avuto la nostra stessa idea. La mamma si pensava
una piazza antistante più ampia. |
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Passando accanto
al Quirinale, poco dopo il mezzogiorno, ci siamo recati in piazza Barberini
dove sarebbe iniziato il corteo. C’è un centinaio di convenuti con le
variopinte bandiere. I convenuti sembrano sempre pochi.
Noi, con una nuova
cartina per orientarci bene nelle vie di Roma, abbiamo deciso di portarci al
Circo Massimo passando da Santa Maria Maggiore, dove stava il concentramento
dei Comunisti Italiani con bandiere e musica, via Cavour e Via dei Fori
Imperiali.
Ci siamo fermati
ad ammirare dall'esterno il Colosseo invaso da una folla di tutte le
nazionalità.
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Senatore con pretoriani stanno per incoronare un nuovo Cesare |
Passati sotto l’Arco di Costantino, la via per il Circo
Massimo è stata breve. In fondo, in piazza Capena, stava il palco che
attendeva una folla ancora impalpabile, ma poi… |
Una delle promotrici parla e
spiega di essere la moglie di un soldato impiegato in Iraq che si rende
conte di essere in un posto sbagliato per difendere altro che non la patria.
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La manifestazione era stata promossa e
proposta ai movimenti per la pace dall’organizzazione United for Peace and
Justice, una delle tante organizzazioni … antiamericane degli Stati Uniti
d'America.
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Alla fine eravamo più di un
milione. Alle cinque e mezzo abbiamo pensato di guadagnare un passaggio in
metro per tornare a Ponte Mammolo dalla stazione del Colosseo. I
Disobbedienti erano ancora impegolati con la contestazione a Fassino. Il
corteo si è snodato per Roma per oltre quattro ore. Il viaggio in corriera
non è dei più comodi, ma insomma ce l’abbiamo fatta ed alla cinque del
mattino eravamo tornati nel nostro letto a casa. Peccato che i giornali
italiani poi abbiano soltanto parlato dei piccoli spintonamenti: grande
trovata tattica dei DS che si sono fatti compiangere anche dagli esponenti
del Polo delle Libertà. |
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