Una giornata da ricordare
28
dicembre 2010: Un omaggio a padre Lino, padre Giuseppe Sembianti, suor
Silvia Gottardi e Madre Gaetana
Forni
A
Vervò si è avuta questa sera 28 dicembre 2010 l'attesa serata culturale
per la presentazione del libro sui missionari
del paese. Si tratta di una ricostruzione dei percorsi della loro vita
dedicata al Signore e ai bisogni spirituali e materiali delle persone
in difficoltà in paesi
stranieri. Ciò è stato possibile attraverso i documenti che si sono
potuti pazientemente reperire in loco o presso le rispettive
congregazioni. Le persone convenute per
conoscere i tre missionari vervodani del recente passato ed del
comboniano padre Giuseppe vissuto oltre cento anni fa, quasi
sconosciuto, erano molte e partecipi. Non c'erano flash
dei fotografi e grandi personaggi: una serata fra noi con i sindaci e
sacerdoti del luogo, il presidente della cassa rurale d'Anaunia che ha
sponsorizato l'iniziativa assieme
all'amministrazione comunale di Vervò, padre Celeste del convento di
Cles, i parenti, i paesani, gli amici di Priò ed altri.
Tiziana, assessore alla cultura, che si è fatta in quattro per giungere
alla stampa, ha aperto la serata ricordando e ringraziando tutti quelli
che hanno collaborato per la
realizzazione del libro, non dimenticando l'autore dello stesso. Ha
invitato ad onorare i personaggi del libro e ad allietare la serata il
coro parrocchiale di Vervò, sempre
disponibile che ha offerto esecuzioni curate, bene riuscite ed
aplaudite. Avviata la presentazione delle diapositive significative
sullo schermo, il curatore del libro esce nella
sala per scattare alcune fotografie a ricordo dell'avvenimento.
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Ad
esempio, ecco immortalato il coro mentre esegue "La Madonnina" sotto la
direzione del maestro Renzo Micheletti.
La sala da un'altra angolatura in cui si scorgono alcuni dei nipoti di
padre Lino che lo accoglievano festosi ogni volta che tornava a Vervò e
che amava avere attorno a
sé.
Il parroco don Carlo ha svolto con soddisfazione le sue osservazioni
per un qualche cosa di bello che ripresentando gli esempi luminosi dei
nostri misionari sarà benefico
stimolo per il futuro, scusandosi di non essere stato di grande aiuto
per i molteplici impegni. Ha poi consegnato al curatore del libro
un'armoniosa e squisita raffigurazione
della chiesa di santa Maria con l'immagine della Madonna del rosario a
cui è dedicata la chiesa. Ricordo che è stato assai gradito.
A
questo punto, mentre sullo schermo scorrevano le diapositive, l'autore
del libro dice che la nutrita presenza di persone in sala sia un segno
di grande considerazione e stima per i protagonisti del libro e un
desiderio di conoscerli più a fondo. Non si tratta di un opera
letteraria, ma di un'attenta ricostruzione documentata delle loro vite.
Ha poi espresso le sue emozioni e impressioni nello scoprire sempre
qualcosa di nuovo e la sua sorpresa nel vedere come un opuscoletto che
si pensava di poche pagine fosse diventato un libro completo; sorpresa
condivisa della cara nipote di padre Lino Stefania che aveva, in un
certo senso, avviato l'opera e quindi seguita passo passo con
meraviglia.
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A
padre Lino, a cui èriservata la parte più consistente del libro, si è
aggiunta madre Gaetana che pure passa dalla Cina al Giappone nella sua
opera missionaria e i cui percorsi hanno avuto dei momenti di incrocio
e infine due missionari in Africa: padre Giuseppe Sebastiani, ripescato
dall'oblio del tempo, e suor Silvia Gottardi che per poco non rimaneva
dimenticata. Velocemente poi ha commentato le foto che faceva scorrere
sullo schermo e che si sono chiuse francescanamente con "PACE e BENE"
Dalla
Corea dove ora vive nella nuova famiglia con il figlioletto nato il 20
ottobre giorno di nascita di padre Lino, Stefania ha partecipato ai
cari vervodi il suo entusiasmo per quest'opera che non esita definire
un vero libro da tenere d'acconto, da conservare, da leggere ogni
tanto. La sua lettera è stata letta dalla sorella Tiziana con emozione.
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I
promotori hanno deciso che le offerte raccolte al momento della
distribuzione del libro siano devolute alla associazione "Gruppo
Trentino di Volontariato" GTV per la costruzione di un asilo ad AN Lac
nel Vietnam del Nord. A questo gruppo era associata anche Stefania che
operò generosamente proprio nel nord Vietnam. Un rappresentante del GTV
ha illustrato ai presenti le finalità dell'associazione e i diversi
campi di intervento per mezzo di giovani volontari e il contributo di
tante persone.
Padre Celeste, felice di un opera che era stata sostenuta con
entusiasmoo anche da lui e alla quale ha dato preziosi contributi, ha
tracciato un quadro affettuoso del suo confratello, in lingua nonesa, e
si ripromette di ricercare molti dei gustosi aneddotti su padre Lino
per comporre un libricino di "Fioretti ... di padre Lino" quasi fosse
san Francesco. A chi ritornasse alla mente qualche episodio basta che
lo contatti al convento di Cles. E inoltre ci sono i frati a completare
l'opera in cantiere.
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Dopo
tanto parlare Tiziana, come colei che teneva le fila della serata,
invita nuovamente il coro a dare il tocco finale, il dolce con la
canzone melodica e armoniosa "Noè" del compositore e professore di
musica Andrea Chini figlio del compianto Anselmo. Dopo l'esecuzione il
fotografo ufficiale (tale ero diventato) ha pregato il coro di aprirsi
per una foto ricordo in cui si vedano di fronte.
Insistendo
cordialmente Tiziana ha strappato al coro ancora una canzone come
finale per concludere la serata.
Scambiandosi commenti, ricordi e saluti le perone lasciarono lentamente
la sala per ricevere il libro e per fare ancora due chiacchiere di
sopra con qualche tartina, qualche dolce e una bibita.
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Ecco
qua quattro fans di padre Lino ed dei missionari di Vervò. La cugina
Silvana Paternoster a cui non pare vero di poter mostrare la bella
copertina del libro col prezioso contenuto, la cara cognata Antonietta
che conserva con amore tanti piccoli "fioretti" contenuti nelle lettere
e nelle cartoline-fotogafia, l'amica Giovanna Chini che ha giù letto il
libro in anteprima e che ricorda una sacco di cose del passato, Anita
che sopporta con pazienza il marito al computer intento alle sue
ricerche.
L'autore è contento che resti il ricordo di questi personaggi di Vervò
stampati sulla carta oltre che presenti come libro eletronico nella
rete, nel "WEB", sul sito "http://xoomer.virgilio.it/p-comai", dove si
trovano anche altre cose di interesse locale. Le fonti di
documentazione proveniengono da parenti e compaesani di Vervò,
Biblioteca di san Bernartino dei francescani di Trento e da padre
Celeste Luchi, dalle Orsoline Missionarie del Sacro Cuore, Padri
Comboniani di Roma e Arco, Figlie Della Carità Canossiane di Roma,
dalla FCC di Tokio e dalla rete Internet. La grafica di copertina è
curata da Angelica Stimpfl.
Con il sostegno finanziario del Comune di Vervò e della Cassa Rurale
d'Anaunia il libro è stato stampato il 10 agosto 2010 dalla Tipografia
Tecnolito Grafica (TN).
Vervò, 29 dicembre 2010 - redatore Piergiorgio Comai.
A parte gli scherzi ora aggiungo alcuni riconoscimenti mandatemi per
posta elettronica da varie parti interessate.
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- Luigi Marinelli
scrive: Vedi, che anche in un paese, dove la cultura sembra essere un
"optional", questa iniziativa può trovare un micro terreno fertile.
Sono certo che la presentazione sia riuscita e abbia invogliato i
presenti ad aquistare il libro e nello stesso tempo fare beneficenza.
- Da "Nino" Forni
ricevo: Oggi, 13 dicembre, mia moglie Francesca e mia figlia Giulia
sono qui da me per la visita quotidiana. Mia moglie, entrando in
camera, mi dice: "Ecco un pacchetto un po" misterioso, arrivato per te
da Vervò. Giulia, con la consueta irruenza, fa per strapparlo dalle sue
mani, ma poi attende che io le dia il permesso di aprirlo. "Che bello",
esclama - "proprio bello questo libro, con quella copertina
esteticamente perfetta!"
Devo dire che veramente questa pubblicazione è un piccolo capolavoro,
prezioso anche - e soprattutto - per il contenuto. Leggendo la
biografia di Padre Lino e degli altri tre Missionari si ha
l'impressione di rivivere il fervore, l'entusiasmo dei primi Cristiani,
degli apostoli. E' un libro stimolante da leggere e rileggere.
Complimenti e grazie a tutti: ideatori, redattori, finanziatori, e in
particolare al curatore, Maestro Piergiorgio Comai.
- Dalla sorella
Maria Rosangela: "Sentitamente ringrazio del libro su padre Lino
Micheletti che mi ha fatto rivivere gli anni trascorsi a Vervò nella
serenità e tranquillità. Sto leggendolo con interesse: certamente farà
del bene ai familiari e compaesani che hanno la gioia di poter
conoscere le opere di bene che ha compiuto padre Lino nei suoi 58 anni
in missione. Grazie di avere aggiunto i profili di altri missionari fra
cui la mia cara sorella. Il Signore benedica le famiglie di Vervò".
- Dalle Canossiane di
Vimercate: Mi fa piacere che il libro su P. Lino e gli altri missionari
sia nelle librerie, sicuramente è uno strumento di approfondimento del
dono della fede ricevuta ed uno stimolo a proclamarla qualunque sia il
nostro cammino di vita. Diamo lode al Signore. Di cuore ricambio gli
auguri di buon Natale e Sereno Anno Nuovo. Sr. Valeria Pedretti
- Da madre Orsolina
Zanola, madre superiora delle Canossiane: "Rigrazio sentitamente per il
libto inviatoci che sarà certamente una gradita testimonianza per i
concittadini di madre Silvia e per quanti altri lo leggeranno. La Via
Crucis portata da suor Silvia dall'Inghilterra è ora esposta nella
cappella della nostra casa a Ottavia di Roma. Grazie ancora.
- Dall'archivio
centrale dei Comboniani a Roma: Questa mattina ho ricevuto due copie
del libro "Padre Lino Micheletti...". Oltre alle solite
congratulazioni... un grazie sentito per il bel regalo natalizio. Il
Bambino benedica lei e il Consiglio parrocchiale (!) e vi conceda la
gioia e la pace che è venuto a portare. p. Piergiorgio Prandina.
- Da padre Bruno
Bordonali del convento di Arco (TN): Ringrazio la comunità parrocchiale
di Vervò per il libro molto interessante. Ricambio gli auguri di Buon
Natale con una benedizione del Signore a tutti voi".
- E infine da
Stefania (Corea): La presentazione del libro si avvicina, ho saputo che
si farà sotto le vacanze di Natale. Peccato che pure i miei nn ci
possono essere perché verranno proprio il giorno di Natale qui da noi!!
Beh; almeno mia nonna e parenti verranno quali ambasciatori!
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