Sui monti della Tolfa: Tolfa,
Allumiere
Il territorio all'interno di Cerveteri riserva molte curiosità
e
sorprese in un ambiente naturale integro. Andando verso il borgo di Tolfa, col suo profilo
ondulato, in un paesaggio di boschi e pascoli, ci siamo imbattuti in un
campo sportivo abbandonato con le sue tribune in legno ormai cadenti.
Di lontano di scorge il borgo di Tolfa col monte della Rocca. Esso ha
un grande valore paesaggistico e di lassù si gode
una visione profonda a 360 gradi: vi sorge la rocca Frangipane e il
santuario alla Madonna che, dall'alto, protegge i Tolfani.
Attraversato un folto faggeto, dopo 8 km, arriviamo a Allumiere che nel tempo passato vide fiorire le miniere di alunite da cui si ricava l'allume di rocca. Per ascoltare la messa della domenica siamo saliti al santuario della Madonna delle Grazie, quasi al culmine dell'omonimo monte (m /sl 616). Una spaccatura verticale della roccia che si alza dall'ampio piazzale ricorda il lavoro dei minatori e al culmine troneggia un Cristo in Croce. Di fianco si apre il Parco delle Rimembranze con i cippi dedicati ai caduti della guerra 15-18.
Alla destra della spaccatura della vecchia miniera si apre una grotta avvolta nel verde delle piante. La statua della Madonna delle Grazie e un crocifisso accolgono i pellegrini nel piazzale antistante. All'interno del santuario c'è una chiesa spaziosa. Da ovest lo sguardo si apre sulla piana fino a Montalto di Castro e al mare.
Monterano. la città che non c'è.
La meta più sorprendente è stata quella alla città fantasma o
città
perduta di Monterano. Percorsi 800 metri di strada, dopo essere
arrivati in macchina al posteggio distante km 4 da Canale
Monterano, si presenta un acquedotto su arccate (XVII secolo) che lo
collega al sovrastante castello: ricorda gli acquedotti
che portavano l'acqua a Roma. Il piazzaletto di accesso ha una bella
fontana con varie
cannelle, da una sgorga l'acqua fresca.
Ai lati di una vasta spianata sommitale ci sono a sinistra i resti ben
conservati della chiesa e convento di San Bonaventura e, a destra, il
borgo fortificato e il castello, con al centro una
bellissima fontana ottagonale del Bernini (si tratta di una copia, infatti la fontana originale di può ammirare nella piazza del comune di Canale Monterano).
Dopo essere entrati nel borgo fortificato dalla porta San Bonaventura si
ammirano
le vecchie strutture, il castello, o palazzo baronale Altieri, con il
leone sospeso sopra una fontana ideata da Gianlorenzo Bernini. Alla
destra ci sono le mura robuste della chiesa di San Rocco (XIV) che
sostituì come parrocchiale la basilica di santa Maria (XII secolo) di
cui rimane tuttavia una torre.
Ricordo di Pyrgi e visita al borgo di Santa Severa
Non poteva mancare la visita al castello - borgo di Santa
Severa sorto ai limiti dell'area dell'antica Pyrgi etrusca, descritta
in una nuova pagina web.