Una escursione lungo il rio Verdes
Mercoledì 5 agosto 2015

Nel 2004 ero stato in compagnia lungo il rio Verdes in passeggiata partendo dai Sette Larici e ancora lo ho impresso per la sua frescura, i giganteschi abeti, il mormorio delle acque, e i ruderi di vecchi mulini abbandonati già da tempo. Ci sono stato una seconda volta per fotografare i ruderi del "Molin del Pepa". Questo pomeriggio ho voluto rivedere quei posti in mountaibike partendo comodamente dai Sette Larici.  In Internet si trovano solamente alcuni accenni rivolti per lo più ai bikers che sono invitati a risalire il corso del rio partendo da San Romedio su una strada sterrata ben tenuta. Sono presenti alcune foto del ponte sul Verdes in località "Molini" e la fontanina in pietra in località Piazza dove, girando a sinistra, si può salire veros il Roen alla malga di Sfruz e Smarano. 

molin_2004

Come avevo visto il Molin del Pepa nel  2004

Dalla località Sette Larici sono sceso fino alla località "Piazza" in Val del Toç. Mi sono ristorata con l'acqua della fontana, Di qui si  dirama la strada che porta alla malga di Sfruz e Snarano sul Roen e le strade che salgono e scendono lungo il Toç.

fontana Piazza bivio Piazza
La fontana all'incrocio delle strade
Da sinistra si vedono le strade per San Romedio, al Roen, alla malga di Coredo

Ho preso a sinistra e sono sceso fino alla confluenza col rio Verdes alla scopera dei mulini

brenta brenta
Al ponte sul Verdes, localita "Molini" Capitello a ricordo di padre Girolamo Biasi di Sfruz
Sulla tavola è incisa la dedica in onore di padre girolamo Biasi.
Valle di Verdes

In questa valle / attraverso la forza dell'acqua / l'arte dei nostri padri
seppe / trasformare il legno, il ferro, / e il grano (frutto della terra)
/ in pane per la vita dei figli, /indicando queste pietre, / memori di questa lunga storia,
/ padre Girolamo Biasi / che visse ragazzo qui / nel mulino di suo padre
/ invita tutti a dire assieme / un Padre Nostro.
I suoi amici a ricordo
D.  MMIV

A sinistra della dedica è fissata la trascrizione del cantico delle creature di san Francesco.  A monte del ponte sul Verdes è ancora visibile il rudere del mulino di Arcangelo Biasi che utilizzava le acque del rio Verdes
brenta
brenta
Resti del mulino di Arcangelo Biasi
Un tratto del rio Verdes

Prendendo la strad a sinistra che porta al santuario di San Romedio sono sceso fino al bivio di una strada forestale che porta in "Trezuòl"; poco oltre c'è la stadina che conduce al "Molin del Pepa".

stradina al "Pepa"
cartello
Anche se non è segnalato  questa carreggiata porta al "Molin del Pepa", il cartello è più interno.

Finalmente lo ho ritrovayo.

Speravo di rivederlo come era tempo addietro, non è stato così: tuttavia qualche rudere fra gli abeti e gli sterpi c'è ancora. Sono riuscito a individuarlo solamente nel ritorno dopo essere sceso per almeno cinquecsnto metri.

Pepa 1
Pepa 2
Il muro esterno si presenta così.

Muri perimetrali interni
Pepa 3
Pepa 4
Resti del rudere come sono oggi

I muri perimetrali di due locali nel 2004

Mi ricordavo di due radure ai lati del rio dove la valle si allarga. Presso il rio saltano agli occhi i resti una struttura in legno e poco discosto una fontanella ricavata da un tronco alimentata da un piccolo tubo in plastica. Poco lontano, alla sinistra del rio, si estende un secondo pianoro con la sua passerella di attraversamento e un robusto tavolo per pic-nic

alveare
fontanino
Nel pianoro i resti  per collocare arnie?

Fontanino alla sinistra del rio
pigagno
tavolo
Una passerella con ringhiera

Il Verdes scorre fra gli alti abrti
tavolo
passerella
Il tavolo ancorato con grosse catene

La passerella per arrivare al posto pic-nic

Proseguendo la stradina, sempre alla ricerca del vecchio mulino visto nel 2004 sono arrivato dove è attivo un cantiere di opere, suppongo, per prese d'acqua.

lavori in corso
acque limpide
Lavori in corso

Acque limpide

A questo punto ritornai sui miei passi osservando attentamente il corso del Verdes per scoprire il vecchio mulino. Alzando gli occhi mi trovo la tabella in legno con l'indicazione del "Molin de Piedri". Mi addentro nel boscoo e percorsi pochi metri vedo resi del un vecchio opificio.

tabella Piedri
resti Piedri
Lavori in corso

Acque limpide

Ripresa la strada del ritorno, vedendo un invito di stradina, rieco finalemnte ad avvistare "el Molin del Pepa". L'eplorazione era terminata e tornai con la mia bici ai "Sette Larici". Per concludere inserisco una panoramica de "el Molin del Pepa" del 2004.

panoramica Pepa 2004

Come avevo visto il Molin del Pepa nel  2004


Conclusione

Interessante, vero? Nei mesi estivi un'escursione nella valle fresca del Verdes, con i suoi svettanti, alti abeti, è sempre piacevole. Se poi quei ricordi delle attività umane che si svolgevano lungo il corso del rio fossero rese più riconoscibili e curati, sarebbe maggiormente godibile. 


testi e foto di
Piergiorgio Comai

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