Il piccolo paese di Torra si può riconoscere anche da lontano dalla sagoma della sua chiesa decentrata verso Est rispetto all'abitato, alta sul dosso fra Segno e il solco del rio Panarotta. La chiesa e dedicata a Sant'Eusebio, prete di Roma del IV secolo. Ho descritto la sua antica storia e la sua funzione come chiesa madre della Pieve di Sant'Eusebio in "la Pieve di Torra". Della costruzione iniziale rimangono solamente i documenti e le tradizioni che la riguardano. I lavori principali della sua ricostruzione erano terninati nel 1624.
VISITA ALL'INTERNO DELLA CHIESA
All'interno della chiesa rinnovata attira l'attenzione l'imponente altare di marmo (originariamente posto nella vecchia parrocchiale di San Giovanni Battista di Mezzolombardo) completo con tabernacolo e le due entrate al coro retrostante: ai lati delle colonne si ergono le due alte statue dei santi Pietro e Paolo. Ora nella nicchia è esposta la figura della Madonna col Bambino in braccio e angioletti che le fanno corona. La pala originaria, che raffigura il titolare della chiesa S. Eusebio con altri santi, è posta al centro della facciata Nord.
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Altare della chiesa di Sant'Eusebio di Torra |
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Particolare con le statue di S.Pietro e S.Paolo |
L'altare ligneo alla destra è dedicato ai santi Fabiano e Sebastiano. La sua pala fu dipinta nel 1737 da Mattia Lampi: mostra la Beata Vergine incoronata assisa in alto su di un festone di nuvole e, sotto, il martirio di san Sebastiano con la figura di San Fabiano papa e martire. Dello stesso artista è la pala dell'altare a sinistra raffigurante, in alto, la Madonna col Bambino in braccio posta su un anello di nuvole e quattro testine di angioli; centralmente, sotto, San Pietro, san Giovanni Battista e San Carlo Borromeo
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Altare di destra con la Madonna e i SS. Fabiano e Sebastiano |
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Altare dei SS. Pietro, Giovanni Batista, Carlo Borromeo |
Oltre agli altari, Mattia Lampi (1697 - 1780) realizzò anche i quadri della stazione della Via Crucis. Questo artista, padre del più conosciuto Giovanni Battista Lampi, nacque a Monguelfo nel 1697, si trasferì a Romeno nel 1723 ed è ricordato per aver dipinto varie "Via Crucis" in Val di Non, talvolta realizzando anche le cornici dorate e per le pale di altare, gonfaloni ed altro come qui nella bella chiesa di Torra.
Sette quadri della Via Crucis di Mattia lampi |
A confronto col maestoso altare maggiore, è meno evidente la tela che mostra Sant'Eusobio, il patrono della Pieve, nel centro della parete Nord, un semplice prete che morì martire per essersi opposto all'arianesimo dell'imperatore. Sulla stessa parete fa bella mostra l'icona con cornice dorata di una Madonna con bambino.
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Sant'Eusebio, il patrono della Pieve |
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Icona della Madonna |
La chiesa è dotata del pulpito fra la porta laterale e un confessionale. Al di là, verso il presbiterio c'è la nicchia con il Crocifisso e tre lantene che venivano usate nelle processioni.
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Il pulpito con baldacchino |
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Nicchia del Crocifisso |
In fondo alla chiesa, in una rientranza, trova posto il battistero del 1558 con una preziosa copertura di rame e, accanto, nell'angolo di fondo una antica campana del XVI secolo. Nella chiesa sono presenti quattro semplici confessionali in legno non verniciato di vecchia fattura.
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Il battistero e una antica campana |
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Il confessionale di sinistra in fondo alla chiesa |
Sono belle le due file di banchi intagliati che furono presi a modello per i banchi della chiesa di Santa Maria a Vervò. Non mancano certo altre cose degne di nota.
QUALCHE FOTOGRAFIA ALL'ESTERNO
La facciata principale porta in alto una croce con la data 1624 del rifacimento completo della chiesa. la porta d'ingresso è limitata dai pié dritti e dall'architarce in marmo bianco e rosato. Sopra sta l'antico affresco (secolo XV-XVi) di una madonna con bambino incorniciato tra pilastri e una seconda architrave.
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Portale d'entrata |
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Lunetta con l'affresco della Madonna |
Oltre il sagrato c'è la vecchia canonica che conserva un importante archivio delle vicende della pieve. La facciata principale porta alcuni simboli: ne ho ingrandito uno che mostra la croce sopra un cumulo di sassi tondeggianti. La canonica era fornita del suo pozzo a Norde e sul lato Sud-Oveste dell'orto-giardino.
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Entrata della canonica |
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Il pozzo nel verde prato |
Con la veduta complessiva della chiesa e campanile prendo commiato e penso a quanti fedeli parrocchiani dai vari paesi delle pieve si trovarono su questo sagrato per parecchie centinaia di anni nel passato