Antichi tesori in Val di Non
S.Maria Assunta di Smarano  

Metodio Ottolini e la chiesa di Smarano   -   di Piergiorgio Comai


Dopo aver descritto e illustrato altre chiese della valle di Non ora, con piacere, propongo all’attenzione quella di Santa Maria Assunta di Smarano. Essa è stata decorata in tempi relativamente recenti (inizio del secolo scorso), in particolare dal pittore Metodio Ottolini di Aldeno. Come saprete nella prima metà del secolo scorso questo artista decorò anche le chiese di Tres, Taio, Malosco e Tret in val di Non e in vari altri paesi del Trentino.

Dapprima presento varie fotografie fatte l’esterno della chiesa e al suo interno. In seguito riferirò le vicende storiche del paese e della chiesa di santa Maria Assunta.

Venendo dal paese di Sfruz si nota sporgere dal nucleo del paese, aguzza, la cuspide piramidale della campanile della chiesa e sullo sfondo si dispiegano i monti del gruppo Maddalene. Dalla grande piazza si eleva l'edificio della chiesa con un agile campanile con bifore e Trifore.

Fondo Chiesa
laterale est
Panorama di Smarano vendo da Sfruz

Chiesa di S.Maria Assunta

La chiesa si presenta nel suo elegante splendore. Il portale di marmo lavorato con la massiccia porta è di grande valore.

facciata_principale
Portale
Frontale della chiesa di Santa Maria Assunta

Particolare del portale maestoso

La parte bassa, oltre all'elegante portale mostra il finestrone lavorato e le due nicchie con le statue dei santi Pietro e Paolo acquistate nel 1959 La facciata termina con con una seconda finestra lavorate e la scritta di dedica "Casa di Dio e Porta del Cielo.

particolare portale
Portale
La parte bassa della facciata

Domus Dei et Porta Coeli

Sul lato destro, oltre il campanile si ammira una porta laterale con inferriata in ferro battuto. All'interno, sopra all'entrata, sono riportate le date della costruzione e del restauro.

porta laterale est
le date del tempio
Bella entrata laterale destra

Date della costruzione e del restauro del tempio.

Una libera traduzione: "Questo tempio, costruito per la devozione del reverendo don Lorenzo Dalponte e dei fedeli nell'anno del Signore 1766. In seguito, nell'anno 1922, il reverendo parroco don Andrea Bertoldi, con l'impegno della comunità, si adoperò per restaurarlo ed ornarlo."



Interno chiesa Entro all’interno. In questo momento la chiesa è luminosa con l'altare sul fondo al termine di arcate successive con le volte a botte decorate dagli affreschi del pittore trentino Metodio Ottolini. Sono colpito dall’armonia dell'insieme architettonico. Non si vedono i quattro quattro altari laterali rientranti nelle due campate L’area del presbiterio è spaziosa, si vedono le decorazioni della volta e l'arco santo ed è completata dal sontuoso altare marmoreo con la palla della Madonna Assunta.
             DOM ET B. M. V.  ASSUMPTAarcosanto


Le foto delle due pareti mostrano i pilastri terminanti con capitelli di stucco dorati e la cornice che raccorda le volte, le rientranze simmetriche degli altari, gli accessi laterali e altri particolari.


laterale ovest
laterale est
Parete laterale sinistra con gli altari

Parete laterale destra con gli altari

La navata vista dall'altare mostra le decorazioni e gli affreschi della navata, risaltano gli stucchi dorati. Sulla parete di fondo ci sono i quadri delle stazioni centrali della Via Crucis. L'artistica finestra della parete di fondo illustra San Giuseppe con Gesù Bambino in braccio

Fondo Chiesa


laterale est
La  navata vista dall'altare

Finestra mistilinea del fondo

Il presbiterio sopraelevato è ampio corredato di un altare marmoreo con un pregevole tabernacolo. Termina con l'abside rettangolare in cui si alza la maestosa ancona marmorea che racchiude la pala dell'Assunzione   del pittore Vitaliani. Si intravede la struttura del nuovo organo a canne opera di Glauco Ghilardi (1992).

laterale ovest
laterale est
Presbiterio con la pala del Vitaliani su fondo

Elegante altare  marmoreo

Ai lati per presbiterio troviamo due grandi quadri affrescati di Metodio Ottolini.

Nascita tra i pastori
Resurezione
Nascita di Gesù tra i pastori

Resurrezione di Cristo

La volta del presbiterio è molto significativa. Vi è rappresentata l'allegoria del Trionfo di Cristo e della diffusione della sua parola nel mondo. La volta dell'abside rettangolare e decorata con un affresco di angeli festanti.   Nei quattro angoli del dipinto centrale  stanno i quattro evangelisti, San Matteo,   San Marco,   San Luca,   San Giovanni.


Trionfo di Cristo
Angeli sulla volta dell'abside
Allegoria del trionfo di Cristo

Cori di angeli sulla volta sopra la pala


La navata è dotata di quattro altari. La pala del primo altare a sinistra raffigura la Madonna del Rosario al centro della corona dei 15 misteri con i santi imploranti.  La pala dell'altare di fronte rappresenta San Lorenzo, san Rocco e sant'Antonio che onorano la Madonna con Bambino fra gli angeli.

Madonna del Rosario
Madonna e i Santi
Altare della Madonna del Rosario

Altare della Madonna onorata dai Santi

Il terzo altare alla sinistra verso l'entrata ricorda San Giovanni Battista e San Luigi con altri due Santi illuminati dalla colomba dello Spirito Santo. L'altare di fronte racchiude la pala in cui è dipinto Gesù Crocifisso con la Madonna e le pie donne dolenti.  

Altare San Giovanni Battista
Il Crocifisso e le pie donne
Altare con San Giovanni Battista e san Luigi

Altare del Crocifisso e le pie donne

Alzando gli occhi alla navata scorgiamo nuovi affreschi sulla volta e varie decorazioni a lato.  Non poteva mancare l'affresco della Madonna Assunta e del Buon Pastore. Nella parte terminale della volta, di traverso,  viene ripreso il motivo dei cori degli angeli.

Madonna Assunta in volta
Il Buon Pastore
Cori di angeli
La madonna assunta in cielo

Gesù, il buon pastore

Cori di angeli

La navata termina con la cappella del fonte battesimale. con l'affresco del battesimo di Cristo sullo sfondo e una bella statua di San Giuseppe.  

Fonte battesimale
Battesimo di Cristo
Cappella del fonte battesimale

Affresco di San Giovanni Battista

Ai margini della volta dell'ampia navata trovano posto le immagini di san Vigilio e di Santa Barbara e la rappresentazione di due delle virtù cardinali: Temperanza e Prudenza.

San Vigilio
Santa Barbara
La temperanza
La Prudenza
San Vigilio

Santa Barbara

La Temperanza

La Prudenza

Nella chiesa ci sono varie statue significative. Sull'altare della Crocifissione è  posta la statua della Madonna addolorata, su una mensola in legno si erge la statua del sacro Cuore a lato dell'altare della Madonna Assunta coi Santi, All'altare, a lato dell'altare della Madonna del Rosario è esposta la statua la Madonna della Madonna Assunta. Nella cappella del Battistero troviamo la statua di San Giuseppe con bambino. Ricordo poi un bel Angelo Custode in una nicchia sopra l'entrate laterale Est, Angelo Custode in una nicchia sopra l'entrate laterale Est, un bel Crocifisso  nell'angolo destro dell'arco santo sopra al Confessionale e, dalla parte opposta, l'elegante pulpito  con accesso dal presbiterio. 

San Vigilio
Santa Barbara
La temperanza
La Prudenza
Madonna Addolorata

Santa Barbara

La Temperanza

La Prudenza

Paesi e monte Peller


Brevi notizie sulla chiesa di
Beata Maria Vergine Assunta di Smarano


dedica della chiesa

Espongo qui alcune delle notizie che ho trovato in Internet sulla chiesa di santa Maria Assunta di Smarano. La sua presenza come chiesa della pieve si può far risalire al 1272: è citata con certezza in documenti nel 1309. È probabile che essa, in quanto luogo di culto, esistesse anche prima di allora, ma la documentazione disponibile non permette di dire di più. Non è verificata la notizia riguardante un “Pietro sacerdote di Smarano” che – stando a quanto scrisse don Carlo Paolazzi – sarebbe esistito nel 1116. Il Tovazzi cita un anonimo pievano vivente nel 1280. Il primo curatore d’anime di cui conosciamo il nome è Bertoldo, che nel 1295 pagò la decima papale; tra 1316 e 1318 fu pievano Alberto e nel 1320 Riçerius.

A seguito di un violento incendio fu riccostruita in stile gotico nel 1407 mantenendo l’orientamento Est; rimane traccia di questa fase nell'ampia arcata a sesto acuto tuttora visibile lungo il fianco destro, sopra l'ingresso laterale.

A causa di un nuovo incendio distruttivo del 1759 fu prontamente riedificata nel giro di tre anni in modo quasi totale su disegno dell’architetto Bianchi in stile rinascimentale – barocco molto curato. Infatti le entrate laterali stanno ad ovest e ad est. La pala centrale, che rappresenta l’Assunzione, è di un allievo di Giambattista Lampi, un certo Vitaliani. Ė probabile che i quattro altari laterali in pietra siano stati intagliati da tagliapietre (spizoclini) della zona e messi in opera nel 1764. Essi sono dedicati alla Madonna del Rosario, a san Giovani Battista e san Luigi, alla Madonna con san Lorenzo, san Rocco, sant’Antonio e al Crocifisso con Maria e le pie donne. Nel 1819 la chiesa ebbe sulle sue pareti le tavole della Via Crucis, opera del pittore A. F. Vanzo di Cavalese.

Nel 1868 un nuovo incendio devastò il tetto della chiesa e il campanile. 1906/1912 furono aperte le due nicchie sopra le porte laterali. Nell’anno 1922 la chiesa venne affrescata da Metodio Ottolini di Aldeno in modo egregio. Gli stucchi sono opera di Giovanni Fasana, comasco, le dorature di Giuseppe Dallabarba di Trento e le finestre di Giuseppe Parisi di Trento. I banchi della chiesa furono a Cavareno come intaglio e il resto delle opere in legno falegnamerie locali. La chiesa è dotata di un interessante nuovo organo a trazione meccanica realizzato nel 1993 da G. Ghilardi e particolarmente adatto all’esecuzione di musiche rinascimentali e barocche. Nel 2006-2007 furono eseguiti lavori di restauro generale che comportarono l’effettuazione di scavi che portarono a ritrovare l’antica pavimentazione e diede l’occasione per altre indagini archeologiche. Notevole è il campanile di stile romanico che si alza snello con due ordini di aperture con bifore in basso e trifore in alto, terminante con globo e croce.


Appunti di Storia del paese di Smarano


Smarano è un grazioso paese del Comune Predaia. Situato a 1000 m sul livello del mare in posizione da cui si può godere una bella vista panoramica sulla vallata. Agricoltura e turismo sono le sue risorse naturali che sfruttano le risorse di un ambiente generoso.

Tres Paganella

Il paese ha origini molto antiche, come testimoniano i suoi rinvenimenti nei vari lavori di rifacimento o restauro del passato fino fino al 2007. Passava per Smarano l’importante via do comunicazione con la Val d’Adige sul percorso Favogna, il valico “la Sella”, Predaia, Coredo, Sanzeno a cui deve la sua importanza. Nel 1892 a poca distanza dalla chiesa furono rinvenute due statue frammentate risalenti al I secolo dopo Cristo in marmo anatolico, una raffigurante una Vittoria e l’altra una offerente in veste di Augusta presenti al Museo retico di Sanzeno. Nel 2006, approfittando dei lavori di restauro della chiesa, furono svolte delle indagini archeologiche da parte dell’Ufficio Beni Archeologici di Trenta che hanno portato alla luce un insediamento abitativo di età romana e reperti più antichi databili alla seconda età del ferro. Nicola Degasperi e Nicoletta Pisu esposero i risultati della ricerca in un capitolo di: “L’anima dei luoghi. Continuità e discontinuità nelle preesistenze della pieve di Santa Maria Assunta a Smarano“ pubblicato in “accademia.edu/.”

Si può dire che, ai segni lasciati dalla frequentazione della protostoria, seguì la presenza di edifici dell’epoca romana e su tale area sorse, più tardi, la prima chiesa di Smarano per gli abitanti del posto. Il codice Adalpretiano (1156 – 1177) riporta un certo Pilato di Sgmarano come appartenente alla confraternita di san Romedio. Il villaggio è una comunità che si gestisce come le altre del tempo.

La prima carta di regola del 1437 (Regula Coredi, Smarani et Fruzii) riguarda l’amministrazione della montagna in comune con Coredo e Sfruz. Le riunioni avvenivano sulla piazza di Smarano. Si ricorda anche una regola del piano del 1483. A Smarano i regolani si alternano secondo ruota degli avanti diritto di vicinato: chi non se la sente deve procurarsene una persona adeguata che lo sostituisce a proprie spese. Il regolano maggiore era scelto nella regola di san Giorgio il 23 aprile, spesso si trattava di un esponente del casato dei Thun di Castel Bragher.

Nel corso della guerra rustica vengono condannati a morte Bernardo Recla, Zuan Casaro e Antoni Tomasi (21 settembre 1525). Le comunità, e fra esse pure Smarano, mantennero la loro autonomia e struttura praticamente fino al 1818. A questo punto, per volere dell’autorità centrale, divennero comuni retti dal capo comune e consiglieri. Dopo il passaggio all’Italia del Trentino Altoadige furono confermati i comuni preesistenti col solo cambio del nome di capo-comune in sindaco. Nel 1929 Smarano perde la sua autonomia e diventa frazione di Coredo. Riprende la dignità di comune nel 1952. Nel 2014 la popolazione scelse di aderire alla fusione di alcuni comuni limitrofi che costituirono il nuovo comune “Predaia” che inizio ad operare al 1 gennaio del 2015.

(Foto da Smarano sotto la località Torre)

Paesi e gruppo Brenta