Con alcune fotografie provo a dare un'idea dell'ambiente della Val di Non. Comincio con tre immagini dal mio paese, Vervò. La prima mostra il panorama con la cornice di monti dalla Predaia al monte Corno di Tres
Da una piattaforma fissata al ciglio del promontorio di Verginaz puoi ammirare la superba giogaia del Gruppo Brenta, le molte ville della bassa Val di Non fin su verso Andalo e la suggestiva chiesa di San Martino.
Per chi entra in Val di Non dalla Rocchetta, arrivato all'abitato di Segno può ammirare la statua di un suo insigne cittadino del secolo XVII, padre Eusebio Chini e più avanti Castel Valer.
L'accogliente conca di prati al passo Castrin, dal Penegal la sagoma del monte Roen - la pista di sci che arriva ai Campi di Golf della Mendola - Da Salobbi lo sguardo arriva fino al Roen e il monte Penegal - prati e pini mughi ricoprono il culmine del monte Roen - da lassù ecco l'altopiano della Predaia e le creste di monti che arrivano alla Roccapiana e oltre verso il monte Bondone e la Paganella.
Salendo al monte Corno di Tres si spazia oltre Spin e il Roen, Da Maiano ecco una veduta della valle verso il Penegal. Da Nanno al di là dell'abitato di Segno si vedono le creste dolci dal monte Corno alla Roccapiana. Nella terza fotografia si vede Nanno in inverno con alle spalle i monti Anauni. Ecco castel Thun dal sentiero d'Anania dall'alto con uno sguardoo che abbraccia i paesi ala destra del Noce.
Arriviamo ora all'accesso in Val di Non dalla Piana Rotaliana della Rocchetta. Da Vervò ecco la chiesetta di Priò, alcuni paesi della bassa Val di Non e le cime del gruppo Brenta. Da Sporminore la fotografia del recondito paese di Maurina. Ecco poi il grazioso paese di Cavedago. Nella parte più larga della valle vediamo Tuenetto, Mollaro e "al de là de l'aca" alla destra del Noce Portolo, Cunevo, Flavon e Terres.
Inconfondibile la forma tondeggiante pe Peller "Benazza" con accanto la punta del Pellerot. Trasversalmente vediamo Taio, le quattro Ville e Mechel con il castel Valer. Da Cles a piedi o in bici lungo la pista ciclabile e possibile raggiungere il biotopo delle Palù di Tuenno. Sempre dai dintorni di Cles (Maiano) si può ammirare la borgata di Revò. Invece da Tres di distende alla vista il turistico paese di Coredo con Maddalene e Ozolo sullo sfondo.
Da Mechel si può apprezzare il panorama di Cles e i vari paesi dell'alta Anaunia, Qui poi si vede uno scorcio del paese poco conosciuto di Vasio. Da Tres, oltre l'abitato di Coredo puoi osservare le Maddalene che terminano con la cima conica del monte Luco. Se poi vai sulla sua cima ti godi lo spettacolo dell'alta Val di Non verso sud-est e altre valli tutt'attorno. Ai piedi c'è il suo tranquillo laghetto.
Dal sentiero del bosco di Smarano ecco uan suggestiva veduta del santuario di San Romedio. E' interessante poi la silhouette della chiesa di Torra che si staglia contro il lontano monte Pin. Da Campodenno si può salire all'interessane raccolto eremo di San Pancrazio. Notevole è pure la sagoma del Castel Nanno e il più robusto castel Valer con la superba torre ottagonale.
Non era possibile dimenticare la val di Rumo incuneata fra il monte Ozol e il monte Pin e le alte cime della Maddalene. Scendendo dal paese Fondo verso Brez puoi ammirare il paese di Castelfondo e l'omonimo castelo. Da Mechel ecco una bella panoramica sull'alta Valle di Non. Fra le cime del gruppo Brenta sta il suo gioiello: il Lago di Tovel.
Le cime del gruppo Brenta sono sempre visibili, cambiano aspetto a seconda del punto di osservazione. Dall'alto appaiono maestose in particolare se sono osservata dal lato orientale della valle.
Conclusione Sono
molti i poeti nostrani di adesso e del passato che hanno celebrato la
bellezza della Val di Non e di particolari località. Qui voglio
trascrivere la prima strofa della poesia "Predaia" di Anselmo Chini nel
dialetto noneso di Segno che la ricorda nostalgicamente al tempo della
"monteson" (sfalcio dell'erba in montagna) quando era tutta una distesa
di prati.
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