Integrità territoriale per la Georgia!!!
tuonano le potenze occidentali

Vervò, 10 agosto 2008 Comai Piergiorgio

Il governo della Georgia è filo occidentale e l'America, come l'Europa, desiderano ardentemente che entri nella Nato. Malauguratamente non tutti i Georgiani (visti cone unità territoriale e non etnica) la pensano così. Specialmente le popolazioni o i dirigenti dell'Abkhazia e dell'Ossezia vorrebbero rapporti stretti con la Russia e una forte indipendenza che l'Ossezia ha di fatto, ma non di diritto. Il governo georgiano ha inviato l'esercito per ridurre a miti consigli i ribelli dell'Ossezia. Non si è fatta attendere la risposta della Russia che è intervenuta duramente col suo esercito per frapporsi (dice), per mantenere sotto il suo patrocino questa delicata regione. C'è la guerra, i morti, il business delle armi, i proclami di tutti alla pace, ma battagliando (e non solo in senso metaforico, piuttosto a suon di cannonate) sperando che sia di utile alla propria parte: gli Occidentali da una parte e la Russia dall'altra. Una cosa simile era successa in Kossovo, con una grossa differenza. Qui la guerra fu fatta per dare l'indipendenza ai kossovari e non per mantenere l'integrità territoriale della Serbia (erano comunisti, andiamo), anzi per smembrare questa nazione.

Ora si grida all'integrità della Georgia per motivi del bene e della prosperità di questa nazione piuttosto di modesta entità, neppure cinque milioni di abitanti, ma di interesse strategico per le vie del petrolio.

Di nuovo siamo di fronte al sacrificio di vite umane, più civili che militari, per il desiderio di supremazia fra i due blocchi che si fronteggiano in quella parte del mondo: la caduta del muro di Berlino non ha fermato la corsa agli armamenti (altro che disarmo bilanciato), non ha instaurato rapporti di competizione e di cooperazione come si sperava, di nuovo siamo di fronte all'ipocrisia dei grandi ideali. Anche iI monito del papa alla ricerca di un accordo appare scontato e inconcludente, ancora più quello di Berlusconi che invita la Russia di Putin alla tregua.

Le nazioni occidentali potrebbero lasciar perdere l'ossessione di far avanzare la Nato verso l'Oriente con la scusa di difendersi dall'Iran.

p_comai@alice.it

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