Commenti sui fatti 2014 nel mondo, nella nostra realtà italiana e locale |
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Le
parole e le sollecitazioni di Papa Francesco rimangono inascoltate:
tutti lodano e poi agiscono
... come sempre. Assistiamo a un crescendo di violenze che ogni parte
in conflitto cerca di giustificare: morti di
migranti nel mare,
distruzione e morte a Gaza, in Siria, in Iraq, Afghanistan, e altrove,
missili su Israele. Spesso queste guerre sono
giustificate, falsamente a mio parere, da credi
religiosi o con la scusa di portare democrazia. I sunniti si difendono
dagli sciiti, gli israeliani dai palestinesi, noi dagli
immigranti che ormai sono un onda inarrestabile
a causa delle gravi ingiustizie di chi può verso chi è debole, il mondo
cristiano dal mondo musulmano, e viceversa, i ricchi, nei fatti, contro
i poveri, i forti contro i deboli. La difesa del territorio
dell'Europa
e degli Stati Uniti d'America si fa per interposta
persona portando e vendendo armi mortali
nel Medio Oriente e nei paesi africani. Chi si oppone all'ordine
costituito non viene ascoltato e viene catalogato come terrorista in
Afganistan, in Egitto, in Palestina ... e anche in Italia
(anti
Tav). In questi rapporti improntati alla violenza succede che
l'uccisione di una singola persona sia giustamente condannata e
biasimata,
mentre quasi passa sotto silenzio l'aver causato migliaia di
vittime
della parte avversa. Quando i potenti e i loro cittadini
avranno
il coraggio di dialogare e di essere solidali? Le valutazioni sui
referendum chiesto da minoranze che non si sentono rispettate dallo
stato centrale di cui fanno parte non è improntato a imparzialità di
giudizio. Il referendum per la secessione in Scozia è stato accettato.
Quelli richiesti da un numero consistente di cittadini di Cecenia,
Ucraina, sono impedite con la forza (essi rientrano fra i
terroristi, i ribelli),
quelli richiesti dalla Lega, dalla Catalogna o dai Freihalten di Eva
Klotz sono
un po' derisi. A qualche stato la secessione è stata imposta con le
nostre armi.
La Scozia
dovrebbe aver insegnato che non ha senso avere paura del popolo che
esercita il suo democratico diritto: il
referendum si è svolto e la seccessione non è stata accettata
dall'insieme degli scozzesi. Troppe parole dei nostri rappresentanti sono vacue, attente agli umori del uditorio a cui sono rivolte, piene di promesse che sollecitano l'egoismo individuale o di gruppo, poco sincere e, tranquillizato il popolo comune, in concreto essi ascoltano il mondo finanziario e le multinazionali nella loro competizione senza scupoli. Se un amministratore non è indagato sembra quasi che sia un bonaccione (vale a dire un buono a nulla). |
Nella
politica servirebbero parole sincere, di verità verso i
cittadini e atti di giustizia sociale e solidarietà: per me è l'unico
modo di
raggiungere la pace fra i popoli. Con la minaccia e dell'uso delle
armi, degli eserciti e dei mercenari (contractors) ci si allontana da
un traguardo di convivenza pacifica.
Emergenza Italia: lavoroDa parte
mia l'augurio e la speranza maggiore è che il problema del diritto di
avere tutti un lavoro per una vita dignitosa porti a coinvolgere tutti,
dai giovani agli anziani, uomini e donne, cittadini e politici. La
magica parola della
competitività e del merito pare che non dia buoni frutti, neppure le
frasi
retoriche, enfatiche, risolutive e ... vuote che vanno di moda in tutto
il
dibattito politico. Potrei dire che serve solidarietà, compassione,
verità e giustizia. Serve precisare chiaramente "come" agire e passare
tempestivamente dalle parole ai
fatti. Queste qualità non possono rimanere motivo declamatorio: per
realizzarle serve il coinvolgimento di tutti noi, abbandonando il
richiamo ai "diritti acquisiti" e gli egoismi spiccioli. Con questo
spirito si può
intraprendere un percorso verso il benessere diffuso ed essere aperti
all'accoglienza dei disperati del
mondo. Io sono contro le guerre e l'uso delle armi sia imbracciate da uomini che da donne. |